Dopo la perentoria marcia trionfale di Portimao, la rincorsa di Jonathan Rea all’ennesimo titolo WSBK conosce una sia pur parziale frenata. Nel round spagnolo di Motorland Aragon, in prima manche è trionfo Ducati con le Panigale V4 R di Scott Redding e Chaz Davies che realizzano un esaltante uno-due. Alla Kawasaki ZX-10 RR di Rea, che pure comanda le prime sette tornate, resta solo il gradino più basso del podio.

Festa Ducati completata dal quarto posto con vittoria tra gli Indipendenti per Michael Ruben Rinaldi, che si prende il lusso di precedere le Yamaha YZF R1 ufficiali di Michael Van der Mark e di Toprak Razgatlioglu. Un’altra YZF R1 la pilota Loris Baz che è settimo assoluto e secondo tra gli Indipendenti precedendo la Kawasaki ZX-10 RR Puccetti di Xavi Fores e la Yamaha YZF R1 GRT di Federico Caricasulo. Completa la Top Ten la deludente Honda CBR 1000 RR di Leon Haslam.

Precede altre due Ducati Panigale V4 R indipendenti, quella Motocorse Racing di Leandro Mercado e quella Brixx di Sylvain Barrier. A punti anche Roman Ramos sulla Kawasaki ZX-10 RR di Outdo, un deludente Marco Melandri con la Ducati Panigale V4 R di Barni e Takumi Takahashi al primo punto con la Honda CBR 1000 RR di MIE Racing Althea. Nulla da fare per Lorenzo Gabellini che chiude diciassettesimo e ultimo alle spalle della Bmw S1000 RR di Eugene Laverty caduto già nelle fasi di pre-griglia.

Caduta e ritiro anche per Alex Lowes con la seconda Kawasaki ZX-10 RR ufficiale e per Alvaro Bautista con la Honda ufficiale, Tom Sykes invece riprende la strada dei box per noie tecniche così come Maximilian Scheib con la Kawasaki ZX-10 RR di Orelac. Nella Superpole Race Rea ristabilisce parzialmente le distanze, precedendo Redding; completa il “podio” Van der Mark. Si arriva quindi alla manche di gara decisiva, che vede Rea amministrare bene la posizione di partenza, passare subito in testa e restarvi fino alla bandiera a scacchi.

Per Redding gara non molto buona, chiusa al quarto posto; “salva” l’onore Ducati Davies che chiude secondo con un ritardo di un secondo e due decimi. In questa manche riscatto Honda con Bautista che artiglia il terzo posto. Tra gli Indipendenti ancora vittoria per Rinaldi, quinto assoluto ed ancora migliore rispetto a Van der Mark. Anche Haslam progredisce rispetto alla prima manche ed è settimo, davanti a Razgatlioglu, Lowes e Garrett Gerloff che dopo la caduta della prima manche si riscatta ampiamente con la Yamaha YZF R1 GRT: oltre a completare la Top Ten, secondo posto tra gli Indipendenti davanti a Fores.

Ancora briciole per le Bmw con Sykes dodicesimo e Laverty quattordicesimo; tra di essi si piazza Caricasulo, quarto tra gli Indipendenti che perdono per cadute Baz e Ramos, mentre Melandri si ferma per noie tecniche. La zona punti la completa un discreto Scheib, precedendo senza troppa fatica Barrier; per l’Aprilia RSV4 1000 della Nuova M2 Racing nessuna fortuna, con Christophe Ponsson solo diciassettesimo dopo essere caduto poco dopo il via della prima manche.

Disastro per la MIE Racing Althea con Takahashi diciottesimo e Gabellini diciannovesimo ed ultimo. La gara di Motorland Aragon segna la separazione tra la MIE Racing e la Althea, che vanta tra i suoi meccanici il protagonista del CIVS Luca Partigliani. Nella classifica di Campionato Mondiale Superbike, Rea è ancora leader ma Redding resta a soli dieci punti di distanza. Appena sette giorni e la WSBK torna in campo di nuovo al Motorland Aragon, per il round di Teruel, che segna l’inizio del “girone di ritorno” di questa stagione 2020 della Superbike.