La tappa brianzola della Porsche Carrera Cup Italia 2018 va agli archivi lasciando ai fans accorsi all’Autodromo Nazionale di Monza un sapore davvero amaro in bocca. In particolare la prima gara viene condizionata dalla collisione alla prima variante tra Simone Iaquinta, Enrico Fulgenzi e Alessio Rovera. Una toccata che lascia le vetture di Fulgenzi e Rovera così ammaccate da dover saltare la seconda manche e spinge la Direzione Gara a squalificare dalla manifestazione il cosentino della Ombra Racing. La vittoria di Diego Bertonelli della Dinamic passa quasi in secondo piano dopo la collisione che solo per caso non causa conseguenze fisiche ai piloti interessati.
La Tsunami RT si consola, per così dire, con il secondo posto di Tommaso Mosca davanti a Gianmarco Quaresmini che sancisce il “trionfo” della Dinamic. Continua il buon momento di Luca Segù della Ghinzani Arco che termina ai piedi del podio. E’ davvero ottimo il livello di pilotaggio raggiunto da questo giovane concorrente emerso appena un anno fa nella serie italiana Mitjet. L’esclusione per irregolarità tecnica di Giovanni Berton promuove al quinto posto Ronnie Valori, “wild card” con una vettura della Dinamic. Per il canadese Bashar Mardini performance eccezionale. Non solo la vittoria in Michelin Cup, ma anche il sesto posto assoluto.
Luca Pastorelli comunque non è da meno ed è settimo assoluto davanti ad Alex De Giacomi. In ombra Simone Pellegrinelli che duella con questi piloti e chiude nono assoluto, davanti al toscano Nicolò Mercatali della Dinamic. In Silver Cup vittoria per Riccardo Cazzaniga che termina davanti alla nuova vettura di Daniele Cazzaniga. A completare il podio di classe sono Stefano Stefanelli e Maurizio Spinali. In seconda manche, con sole venti vetture al via, si assiste alla vittoria di Quaresmini che, dopo essere partito dal quarto posto in griglia, si rimette in gioco per il titolo.
Diego Bertonelli a dir la verità si impegna molto per guastargli la festa ma a pochi giri dalla fine una foratura lo costringe alla resa. Tommaso Mosca è secondo sul campo difendendo al meglio l’onore Tsunami, ma nel post-gara si abbatte su di lui una penalità di cinque secondi per una irregolarità commessa nel giro di formazione. Così, dopo una deludentissima prima manche chiusa oltre la Top Ten c’è il riscatto di Sergio Campana che eredita la seconda posizione. Grande festa anche per Luca Segù che, complici le assenze di lusso in griglia, conquista il gradino più basso del podio battendo un esperto quale Ronnie Valori.
Mosca viene relegato al quinto posto e perde una buona possibilità di avvicinarsi Per Bashar Mardini un altro bel sesto posto dopo essere scattato dalla pole ed avere brevemente comandato le operazioni prima di cedere alla pressione dei piloti più esperti. Il canadese di origini arabe, che gli appassionati ricorderanno per la sua partecipazione alcuni anni fa nella Targa Tricolore Porsche, conquista altri punti che lo proiettano verso il titolo della Michelin Cup. Luca Pastorelli non demorde ma il doppio zero conseguito Imola è pesantissimo, come se non bastasse nella seconda manche viene preceduto da un buon Niccolò Mercatali.
Solo quarto posto di categoria per Alex De Giacomi davanti all’unico rappresentante schierato dalla Ombra, Marco Cassarà. Tra le vetture della Silver Cup nuova vittoria per Riccardo Cazzaniga che ottiene un bel decimo posto assoluto, precedendo nettamente Luca “Giagua” Lorenzini. Questi comunque mantiene il comando della classifica provvisoria di specialità. Terzo di classe è il siciliano Vincenzo Montalbano, riscattatosi dopo il ritiro della prima manche. Per Maurizio Spinali un buon quarto posto di categoria dietro Giovanni Berton, demoralizzatissimo dopo la squalifica della prima gara.
Ora una sola settimana di pausa prima di scendere in Riviera Romagnola, per il round di Misano Adriatico. Per Rovera la marcia verso il titolo si fa più difficile. Certamente la Tsunami rimetterà in sesto la Porsche pesantemente sinistrata in Brianza, ma riuscirà il figlio d’arte a riguadagnare terreno nei confronti di Bertonelli, Quaresmini e Mosca?
