Seconda vittoria consecutiva per la Ducati nella MotoGP e stavolta a Zeltweg è Jorge Lorenzo a portare in alto la Rossa di Borgo Panigale. Un successo meritatissimo per lo spagnolo che ormai è totalmente riemerso dalla lunga crisi che lo aveva attanagliato nel 2017. Lorenzo ha la meglio su Marc Marquez dopo un duello all’ultimo centimetro che si fa vieppiù combattuto negli ultimi tre giri. Per ben due volte Lorenzo sbaglia all’ingresso della Curva 3, ma riesce sempre a recuperare la leadership. All’ultimo giro il pilota Ducati mantiene alta la concentrazione e conserva il comando delle operazioni fino alla bandiera a scacchi.

A completare la festa Ducati anche Andrea Dovizioso, a lungo in lizza per la vittoria ma poi penalizzato da un errore in bagarre alla prima curva. Meno sentito il confronto per le posizioni di rincalzo con Cal Crutchlow che con la Honda della Lucio Cecchinello Racing mantiene la quarta posizione senza troppa fatica per gran parte della corsa. Lo stesso dicasi per il futuro ufficiale Ducati Danilo Petrucci, ottimo con la Ducati della Alma Pramac.

Nelle ultime fasi di gara si lancia alle sue calcagna Valentino Rossi, ma il ternano riesce a mantenere sotto la bandiera a scacchi un margine sufficiente per conservare la posizione. Rossi, autore di una rimonta strepitorsa dalle retrovie, con il sesto posto perde ulteriore terreno nei confronti di Marquez in classifica, il distacco tra i due è ora di ben sessantadue punti. Quel che è peggio è che Lorenzo con la vittoria è ora distante solo dodici punti dal Dottore.

Tornando alla gara, dignitoso settimo posto per Dani Pedrosa che con la Honda ufficiale continua il suo “retirement tour”, e nelle fasi finali supera la Suzuki Ecstar ufficiale di un buon Alex Rins. Risale posizioni nelle battute finali anche Johann Zarco con la Yamaha del team Monster Tech3; la forma del francese è comunque ben lontana da quella mostrata ad inizio campionato. Per contrasto ottime prove di due ex-grandi promesse iberiche. Se il decimo posto di Alvaro Bautista segue una serie di ottime performance con diversi arrivi nella Top Ten, l’undicesimo posto di Tito Rabat con la Ducati di Reale Avintia è una vera sorpresa.

Rabat occupa a lungo l’ottava posizione prima di cedere sulla distanza. Delusione enorme per Maverick Vinales. L’iberico è già fuori forma, poi un errore nelle prime battute di gara lo costringe ad inseguire. Il suo dodicesimo posto completa un weekend nero per il team ufficiale Yamaha. Non meno deludente il tredicesimo posto di Andrea Iannone; un passo indietro notevole dopo tante ottime gare, specialmente visto il piazzamento del compagno di team Alex Rins.

Già in Repubblica Ceca la KTM aveva notevolmente deluso non portando a casa neppure un punto; in Austria, pista di casa, la situazione migliora solo di poco, con l’unico pilota in campo Bradley Smith che termina la gara in quattordicesima posizione. Un punto che fa morale per il nipponico Takaaki Nakagami con la seconda Honda schierata da Cecchinello, battendo il malese Hafizh Syahrin che dopo la buona gara in Repubblica Ceca fa un passo indietro pesante.

Dopo un ottimo avvio che lo aveva visto occupare la nona posizione provvisoria, Aleix Espargaro compie una seconda parte di gara “alla gambero”. Dopo avere perso in un sol colpo tre posizioni da Bautista, Vinales e Iannone, l’ufficiale Aprilia finisce perfino fuori dalla zona punti, con il diciassettesimo posto. Una delusione enorme per una gara che era iniziata con ben altri presupposti. Non meno deludente la gara del compagno di team Scott Redding che occupa costantemente la bassa classifica e chiude solo ventesimo, dietro Jack Miller e Franco Morbidelli.

Per Miller una gara da cancellare alla svelta: mentre Petrucci vola nella Top Five, l’australiano naviga costantemente fuori dai punti. Un calo di forma che deve essere smaltito prima di Silverstone. Quanto a Morbidelli, soffre notevolmente la particolare conformazione di Zeltweg e perlomeno evita l’ “onta” dell’ultima posizione. Oltre a Redding, a lottare per evitare la “maglia nera” sono il “solito” Karel Abraham con la Ducati di Angel Nieto Team e Thomas Luthi. Alla fine è il demoralizzatissimo elvetico della EG 0,0 Marc VDS a chiudere la classifica. Per Luthi sono le ultime gare nella classe principale prima del ritorno in Moto2, il morale per lui è veramente sotto i tacchi.

Ancora peggiore la situazione per il belga Xavier Simeon. Mentre Rabat compie forse la miglior gara stagionale, Simeon è l’unico ritirato per caduta, mentre navigava saldamente in fondo al gruppo. Va così agli archivi il weekend di Zeltweg decisamente positivo per i colori italiani alla luce anche dei successi di Marco Bezzecchi in Moto 3 -con il portacolori del Moto Club Spoleto Enea Bastianini secondo- e di Francesco Bagnaia in Moto 2 con Luca Marini terzo in extremis. A Silverstone tra due settimane si ripeterà il copione vincente per i nostri portacolori?