La McLaren Senna fa parte della nuova gamma Ultimate Series e si propone di continuare nel solco tracciato con la P1. Nonostante dalla sua scomparsa siano passati ventiquattro anni il ricordo di Ayrton Senna non è minimamente sbiadito alla McLaren, che in onore del campionissimo brasiliano ha concepito forse una delle più potenti vetture stradali mai esistite. E’ un modello estremamente potente dato il propulsore 4.0 litri ad otto valvole turbocompresso, un’unità motrice potentissima a combustione interna in grado di sviluppare una potenza “monstre” di 800 cavalli con una coppia di 800 Nm. Il tutto accompagnato ad un peso ridottissimo. Appena 1.194 chilogrammi, il che lo rende il modello più leggero mai concepito a Woking con l’esclusione delle famosissime Formula Uno capaci di conquistare innumerevoli titoli di categoria.
Il design è stato tutto incentrato sull’ottimizzazione della deportanza e dell’equilibrio aerodinamico. Ogni particolare della vettura, dallo splitter anteriore al doppio diffusore posteriore, assolve ottimamente questi obiettivi. I particolari della carrozzeria sono stati “saldati” alla cabina con un effetto visivo eccellente e ottimi risultati a livello di aerodinamica. Tornando al propulsore, la sua posizione è posteriore centrale, abbinamento già collaudato con ampio successo su numerose vetture “concorrenti”. I particolari dell’unità motrice sono spesso mutuati dalle esperienze agonistiche che la McLaren ha maturato sia con la F1 che con le gare Gran Turismo. Lo dimostrano l’albero motore a pianale piatto e la lubrificazione del motore carter secco.
Il cambio è a sette marce, con doppia frizione per trasmettere al meglio la potenza sulle ruote posteriori. La modalità è selezionabile tra automatica e manuale, con la prima impostata di fabbrica. Per accedere alla modalità manuale si devono usare i paddle montati su un bilanciere dietro il volante. L’Active Dynamic Panel consente la migliore regolazione per il motore ed il cambio con tre modalità distinte: Comfort, Sport e Track. In tutti e tre i casi le sensazioni di guida che sperimenta il pilota sono eccezionali, al limite delle capacità del guidatore-pilota. Molti dei particolari della carrozzeria della Senna sono in fibra di carbonio. Tra questi le portiere equipaggiate con vetri laterali a due parti, la parte superiore fissa e quella inferiore, più piccola, apribile.
L’apertura delle portiere, a struttura diedrale, è verso l’alto come nel caso della famosa antenata McLaren F1; lo spostamento viene regolato con appositi cardini, ed anche una parte del tetto viene incorporata per permettere a guidatore e passeggero -ma sarebbe il caso di dire “pilota” e “copilota” di accedere velocemente nell’abitacolo. Lo spazio interno è degno di una vettura GT da circuito, come dimostra la console in fibra di carbonio sopra la testa del conducente che comprende gli interruttori per l’apertura delle portiere e per l’accensione del motore. La fibra di carbonio è un elemento di spicco degli interni ma c’è la possibilità di richiedere copertura dei sedili e plancia degli airbag laterali in Alcantara o pelle. Il volante è a tre razze, privo di qualsiasi leva sia per risparmiare peso che per avere la maggiore eccitazione al volante.
Nonostante ciò la connettività viene assicurata dal McLaren Folding Driver Display e dallo schermo centrale dell’infotainment. Assente il bagagliaio, dato che il posteriore è occupato in gran parte dalla potentissima unità motrice, ma del resto la McLaren Senna è una vettura sportiva e lo spazio dietro i sedili integrato al Monocage III è sufficiente per posizionare i propri effetti personali… fra i quali eventuali caschi e tute. Le sospensioni sono idrauliche, le RaceActive Control II già collaudate sulle vetture GT da pista, e la loro resa progredisce con l’aumentare dei livelli aerodinamici e della velocità in curva. Al posto delle barre antirollio è poi implementato un sistema idraulico, confermato l’assetto variabile già usato con ottimi risultati sulla P1. Gli ammortizzatori variabili hanno un’interconnessione idraulica sia sinistra verso destra che nel posteriore, tramite due valvole per ammortizzatore che regolano compressione e rilascio.
Il K-Damper regola la rigidità del mezzo. Il sistema RCC II è l’evoluzione della strategia di controllo presente sulla McLaren 720S e dispone anche di una modalità “Race” con altezza ridotta, centro di gravità più basso e sospensioni rigide. Dalle vetture da corsa è stato mutuato anche il sistema frenante con dischi in carbo-ceramica e tecnologia ad altissimo potenziale. Anche i cerchi, ovviamente in lega leggera, dispongono di un sistema di bloccaggio centrale derivato dalle competizioni. L’unico tipo di pneumatici compatibili con la Senna è il P Zero Trofeo R Tyres, sviluppato in esclusiva da Pirelli. L’esordio di questo eccezionale modello sarà al Salone di Ginevra di Marzo, sul mercato italiano il prezzo sarà di 945.500 euro ma i 500 esemplari di Senna che saranno costruiti a Woking, con assemblaggio a mano per assicurare la migliore qualità, sono già stati tutti prenotati. La dimostrazione che il ricordo di Ayrton Senna è ancora vivo negli appassionati nonostante i tanti anni trascorsi da quel tremendo 1 Maggio 1994.