Federico Caricasulo emigra in WSBK, ma l’Italia continua a brillare nel WSSP che scatta come di consueto in Australia. A Phillip Island, in una gara caratterizzata dal pit-stop obbligatorio, Andrea Locatelli trionfa con la Yamaha YZF R6 di Bardahl Evan Brothers. Per lui un vero dominio visto che ha comandato quasi tutti i sedici giri di gara salvo la nona tornata, in cui è brevemente salito al comando Jaimie Van Sikkelerus su Yamaha YZF R6 della MPM Routz. L’olandese viene poi penalizzato per pit-stop irregolare terminando sedicesimo.

Trionfo per i colori italiani completato da Raffaele De Rosa secondo con la MV Agusta F3 675 ufficiale. Mezzo disastro invece per il neo-acquisto della casa italiana, lo svizzero Randy Krummenacher. Il campione del mondo in carica cade nelle prime battute di gara dovendo ritirarsi. Le Yamaha YZF R6 della francese GMT94 seguono i nostri portacolori con Jules Cluzel terzo e Corentin Perolari quarto. Per Cluzel anche una micro-penalità di ottanta millesimi per pit-stop non regolare, ininfluente per il risultato. Un altro francese al quinto posto, Lucas Mahias che non brilla con la Kawasaki ZX-6R di Puccetti.

Mahias rischia anche di subire il sorpasso da parte delle Yamaha YZF R6 di Kallio Racing pilotate da Hannes Soomer ed Isaac Vinales. L’estone e l’iberico falliscono l’offensiva ed a fine gara sono penalizzati per pit-stop irregolare. Vinales, sesto sul campo, retrocede al decimo posto mentre Soomer riesce a conservare la sesta posizione. Anche il sudafricano Steven Odendaal con la Yamaha YZF R6 di Ten Kate subisce una penalizzazione che per sua fortuna non compromette il settimo posto conseguito sul campo. Viceversa mastica amaro Federico Fuligni che viene anche lui penalizzato.

Il terzo pilota ufficiale MV Agusta è così costretto a cedere l’ottavo posto all’iberico Manuel Gonzalez con la Kawasaki ZX-6R di ParkinGO. A ridosso della Top Ten troviamo il turco Can Oncu, ingaggiato dall’ambizioso Turkish Racing Team. Il giovane, salito alla ribalta a fine 2018 per una vittoria sul bagnato in Moto3 a Valencia, deve però ancora prendere le misure della Kawasaki ZX-6R. Dodicesimo con la Yamaha YZF R6 il veterano inglese Danny Webb, anche lui spesso visto nel Motomondiale. Il resto della classifica, con l’esclusione della Honda CBR 600 RR del tedesco Patrick Hobelsberger, è composto unicamente da moto di Iwata.

La zona punti la completano il veterano ungherese Peter Sebestyen e l’esordiente francese Andy Verdoia, mentre oltre a Van Sikkelerus non fanno punti anche Loris Cresson con la Yamaha di Oxxo Team Toth e l’indonesiano Galang Hendra Pratama pure autore di una digressione fuori pista. Tra i ritirati da segnalare lo sfortunato debutto su Honda di Hikari Okubo, caduto dopo tre giri. Il suo sostituto al team Puccetti, l’austriaco Philipp Oettl, non ha a sua volta fortuna e deve rientrare ai box dopo una caduta. Ora per il prossimo round del Campionato Mondiale Supersport diamo appuntamento a Losail con grandi aspettative per i piloti e le moto italiane.