Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, la fabbrica delle emozioni

    “Tu chiamale se vuoi, emozioni”. Poche parole di un ritornello bastano ad identificare e rendere famosa una canzone, facendola diventare una pietra miliare nella storia della musica italiana. Ed ancora giocando con le emozioni che, con la creazione dell’ultimo gioiello, la Giulia Quadrifoglio, l’Alfa Romeo posa un altro pesante mattone che va ad irrobustire le già solide mura della propria storia. Emozioni che vale la pena vivere comodamente seduti, soltanto per ascoltare i numeri della Giulia Quadrifoglio: duemilanovecentocentimetricubici e due turbine che, in perfetta simbiosi meccanica, sprigionano la bellezza di 510 CV (in gergo bancario diconsi cinquecentodiecicavalli).

    Frontale aggressivo spoiler con le prese d’aria che si trovano nei paraurti e dietro ai parafanghi anteriori (Foto Giuliano Cimini)
    Frontale aggressivo spoiler con le prese d’aria che si trovano nei paraurti e dietro ai parafanghi anteriori (Foto Giuliano Cimini)

    Il tutto racchiuso in una bella scultura di alluminio con sei cilindri a V e un sound da spararsi direttamente in cuffia poiché è soave suono per le orecchie di ogni cultore di motori. Il tutto per 79.000 euro richiesti da Alfa Romeo (85.000 quelli per la “rossa” oggetto della nostra prova con cambio automatico a 8 rapporti). Era davvero tanto tempo che la Casa del Biscione non ci deliziava di una creazione di tale livello, ma se la vena artistica è tornata a partorire idee di questo spessore, c’è da sperare in un futuro entusiasmante. I dettagli stilistici sono mescolati sapientemente con le proporzioni e il risultato cattura l’occhio. E’ amore a prima vista.

    Lo spoiler sul cofano posteriore (Foto Giuliano Cimini)
    Lo spoiler sul cofano posteriore (Foto Giuliano Cimini)

    La linea è compatta e mostra il carattere esuberante, esaltato dallo spoiler e dalle prese d’aria che si trovano nei paraurti e dietro ai parafanghi delle ruote anteriori, dallo spoiler sul cofano posteriore e dal diffusore che ospita i 4 tubi di scarico. Cofano e parafanghi lunghi, sbalzi ridotti e abitacolo arretrato che poggia sull’asse di trazione, parafanghi posteriori che mostrano i muscoli, questa è la sintesi di una silhouette che riporta il pensiero verso la concezione di dinamicità. Giulia Quadrifoglio è anche il l’esito dell’accurato studio per il bilanciamento delle masse, armonizzare la straordinaria potenza espressa dal motore e sincronizzarla con la trasmissione ritornata, dopo tanti anni e per la gioia dei puristi del marchio, ad essere posteriore.

    Silhouette con sbalzi ridotti e abitacolo arretrato che poggia sull’asse di trazione (Foto Giuliano Cimini)
    Silhouette con sbalzi ridotti e abitacolo arretrato che poggia sull’asse di trazione (Foto Giuliano Cimini)

    Una scelta progettuale che assicura grande divertimento oltre che prestazioni elevate ed incontenibili emozioni al volante. Ad appagare ulteriormente la vista, uno dei due colori tristrato esclusivi per questo modello, il Rosso Competizione (l’altro è il Bianco Trofeo). Tutto in questa vettura sembra costruito per il totale appagamento del guidatore. Soprattutto l’interno, volto ad evocare il piacere di guida con stile pulito ed essenziale. Il posto guida è ottimale con la plancia leggermente ondulata e il volante, piccolo e diretto, che raggruppa i principali comandi. I designers Alfa Romeo hanno voluto ricordare un pò le Alfa “di ieri”, con il cruscotto a binocolo. I materiali, assemblati con cura artigianale, sono pregiati e appagano vista e tatto.

    Particolari meccanici ed estetici della Giulia Quadrifoglio (Foto Giuliano Cimini)
    Particolari meccanici ed estetici della Giulia Quadrifoglio (Foto Giuliano Cimini)

    Tanta la tecnologia in soccorso del pilota gestibili in parte dal volante e il resto da due comandi rotativi che regolano il selettore DNA e il sistema di infotainment. Il selettore DNA modifica il comportamento dinamico della Quadrifoglio a seconda delle esigenze del conducente. La scelta spazia tra 4 opzioni: Dynamic, Natural, Advanced Efficiency ed infine -per i più esperti- Race, dove quasi tutti i controlli elettronici vengono esclusi e si lascia spazio alla vocazione di pilota. Quando il selettore viene spostato su “Race” il mondo cambia, le palette poste dietro il volante sembrano acquisire più sensibilità allo sfioramento delle dita e un brivido ti corre lungo la schiena ad ogni cambio marcia. E’ li che il corpo si trasforma in una fabbrica di adrenalina… fantastico!

    Il posteriore della Giulia Quadrifoglio con il diffusore che ospita i 4 tubi di scarico (Foto Giuliano Cimini)
    Il posteriore della Giulia Quadrifoglio con il diffusore che ospita i 4 tubi di scarico (Foto Giuliano Cimini)

    Ritornando alla parte tecnologica della vettura, per quanto concerne la sicurezza alla guida troviamo il Forward Collision Warning (FCW) che avverte il conducente di un imminente impatto con un altro veicolo o a un ostacolo che si trova sulla stessa traiettoria. Qualora il conducente non intervenisse, l’Autonomous Emergency Braking (AEB) -che riconosce anche i pedoni- aziona automaticamente i freni evitando la collisione o riducendone le conseguenze dell’impatto. Vi è inoltre il Lane Departure Warning (LDW) che riconosce un involontario cambio di corsia e l’opzionale Blind Spot Monitoring (BSM) che assiste il conducente durante i cambi di corsia e durante i sorpassi.

    Una bella vista dall'alto dell'Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (Foto Giuliano Cimini)
    Una bella vista dall’alto dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio (Foto Giuliano Cimini)

    Tra gli altri contenuti più sofisticati troviamo l’Integrated Brake System (IBS), che riduce sensibilmente lo spazio di frenata (da 100 km/h a 0 in 32 m per la Quadrifoglio) e le sospensioni attive per un comfort eccezionale. Esclusività per la versione Quadrifoglio è la tecnologia Torque Vectoring, che assicura un’ideale ripartizione della coppia tra le due ruote sull’asse posteriore, e l’Alfa Active Aero Splitter per la gestisce attiva della deportanza a velocità sostenute. Sempre in tema di tecnica come non riportare l’accento sul motore a benzina da 2.9 litri V6 BiTurbo da 510 CV, esclusivo della versione Quadrifoglio, frutto della stretta collaborazione con Ferrari.

    La plancia è leggermente ondulata con il volante, piccolo e diretto, che raggruppa i principali comandi (Foto Giuliano Cimini)
    La plancia è leggermente ondulata con il volante, piccolo e diretto, che raggruppa i principali comandi (Foto Giuliano Cimini)

    Un 6 cilindri a benzina con una coppia di oltre 600 Nm, capace di entusiasmare con i suoi 307 km/h di velocità massima, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi e un sound da tenore che ti cattura l’attenzione fin dall’accensione. Al fine di ridurre i consumi di questa macchina da guerra, vi è un sistema di disattivazione dei cilindri a controllo elettronico. Il piacere di guida e comfort è assicurato anche da un esclusivo apparato di sospensioni, a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale per l’avantreno e a quattro bracci e mezzo per l’asse posteriore. Il rapporto peso/potenza ideale -di 2,99 kg/CV- è stato possibile con l’utilizzo di materiali ultraleggeri.

    Le vistose pinze freno anteriori con dischi in carboceramica (Foto Giuliano Cimini)
    Le vistose pinze freno anteriori con dischi in carboceramica (Foto Giuliano Cimini)

    La fibra di carbonio per l’albero di trasmissione e alluminio per motori, freni, sospensioni, cofano, passaruota e porte. La riduzione del peso non è andata a discapito della rigidezza torsionale ed è garanzia di comfort acustico, qualità nel tempo, e handling anche in caso di sollecitazioni estreme. Il risultato finale è una vettura dal carattere indubbiamente sportivo ma che si lascia condurre nell’utilizzo di tutti i giorni ed è comoda come una qualunque berlina. Confortevoli ed avvolgenti sono i sedili anteriori, ma anche i passeggeri seduti dietro hanno spazio a sufficienza. Vale anche la pena ricordare che l’impianto audio “Sound Theatre” con 14 diffusori e 900 watt di potenza è firmato Harman/kardon.

    Il pulsante di accensione sul volante come in un'auto da corsa e il Il selettore DNA (Foto Giuliano Cimini)
    Il pulsante di accensione sul volante come in un’auto da corsa e il Il selettore DNA (Foto Giuliano Cimini)

    L’auto è straordinariamente reattiva e trasmette sicurezza anche quando si osa sull’acceleratore, sensazione supportata dal potente impianto frenante e dallo sterzo diretto e “sincero”. Si pennellano le curve, la traiettoria diventa istinto puro, lo senti che sotto c’è un sistema che non può tradirti. Si, ma patto che tu non dia troppa confidenza al “Race”! (Foto Giuliano Cimini)

    I parafanghi posteriori mostrano i muscoli (Foto Giuliano Cimini)
    I parafanghi posteriori mostrano i muscoli (Foto Giuliano Cimini)